La crisi causata dal coronavirus alla fine del primo e nel corso del secondo trimestre del 2020 ha provocato numerose sfide in campo logistico e in quello di distribuzione del pesce fresco e trasformato. La chiusura degli esercizi di ristorazione nei mercati chiave ha spostato il focus verso le catene di vendita al minuto. Questo cambiamento esigeva un rapido adattamento al portafoglio di vendita nonché all’organizzazione della produzione e della distribuzione.
Nel 2020 la Cromarsi ha registrato la vendita di 10.376 tonnellate di equivalente di pesce fresco che equivale all’aumento del nove percento in relazione al medesimo periodo dell’anno precedente. I mercati d’esportazione registrano una crescita quantitativa del 17 percento. Sui mercati esteri la Cromaris registra l’84 percento di quantità vendute e l’86 percento di ricavi da vendite. I ricavi da prodotti differenziati, innanzitutto da pesce fresco eviscerato e confezionato – filetti di branzino, orata e ombrina boccadoro sono cresciuti del 16 percento. I prodotti differenziati attualmente rappresentano il 48 percento della quota dei ricavi da vendite. Questo dato è compatibile con la strategia della Cromaris di differenziarsi rispetto alla concorrenza. Si registra la crescita del prezzo medio pari al due percento. I ricavi da vendite nel 2020 ammontano a 512 milioni di kune croate con l’aumento dell’otto percento in confronto a quelli dell’anno precedente. Nel 2020 la Cromaris ha registrato l’utile netto pari a 9,2 milioni di kune croate.
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